“Sono persone che stanno pagando un prezzo non giusto, in un clima sociale difficile e delicato interno alle relazioni industriali”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, dopo aver incontrato nella sede della confederazione i 3 operai dello stabilimento Fiat di Melfi, Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli, licenziati dall’azienda e reintegrati dal giudice del lavoro ma non riammessi alle linee di montaggio.
I 3 lavoratori erano accompagnati dal segretario generale della Fiom Maurizio Landini. ”Abbiamo portato la nostra solidarietà e vicinanza”, ha aggiunto Epifani. ”Ci aspettiamo che la loro situazione vada a buon fine”, ha auspicato.
Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha incontrato – nella sede della confederazione – il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, e i tre operai dello stabilimento Fiat di Melfi insieme con il vicesegretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
”Abbiamo fatto il punto della situazione e abbiamo condiviso un assoluto impegno a far rientrare i lavoratori in fabbrica e a far rispettare le leggi in questo Paese”, ha spiegato Landini al termine dell’incontro. Epifani e Camusso ”hanno manifestato attenzione e solidarieta’, sotto ogni punto di vista, anche sul piano umano per il dramma che questi tre lavoratori stanno vivendo”, ha aggiunto il numero uno della Fiom, sottolineando che peraltro e’ stata un’occasione per conoscerli e parlare loro direttamente”. E’ stato ”un incontro importante, positivo. Epifani e’ con noi”, ha affermato Barozzino. ”Anche il segretario generale della Cgil e’ preoccupato, perche’ non si costruisce cosi’ il clima all’interno delle fabbriche”, ha sottolineato Lamorte.