Fisco Usa chiede scusa al Tea Party per eccesso controlli in campagna 2012

Sostenitori del Tea Party

WASHINGTON, STATI UNITI – Bufera sul fisco americano, costretto a chiedere scusa ai cosiddetti Tea Party , di tendenze conservatrici, ammettendo un eccesso di controlli nel 2012, in piena campagna elettorale per le presidenziali.

Dopo feroci polemiche che vanno avanti da mesi, a fare ‘mea culpa’ sono stati proprio i vertici dell’Irs (Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate americana) che hanno riconosciuto come i gruppi dell’ala piu’ conservatrice del partito repubblicano sono stati oggetto di un particolare accanimento da parte degli ispettori delle tasse fin dalle settimane in cui la regina dei Tea Party, Michele Bachman, si batteva per le primarie repubblicane.

”Ci sono stati degli errori”, ha detto Lois Lerner, capo dell’Irs, sottolineando pero’ come dietro non ci sia alcuna motivazione politica: ”Non ci sono state ‘indicazioni’ dall’alto, e’ stato solo l’eccessivo zelo di alcuni funzionari”. Fatto sta che i repubblicani sono piu’ che mai sul piede di guerra e gridano alla violazione delle liberta’ civili. In passato il fisco aveva sempre negato che verso i Tea Party e altri gruppi di destra ci fosse stata un’attenzione particolare. Nel dettaglio sarebbero stati ben 75 i gruppi conservatori oggetto di controlli a tappeto, proprio mentre era in atto la corsa alla Casa Bianca.

Altri particolari dovrebbero emergere da un rapporto che l’Irs si appresta a rendere pubblico la prossima settimana. Ma e’ chiaro che per i vertici del’agenzia delle entrate si prevede un futuro pieno di nubi. Le scuse di oggi ai repubblicani non bastano: ”Questa ammissione da parte dell’amministrazione Obama non e’ sufficiente”, ha detto il leader del partito in Senato, Mitch McConnell, che chiede alla Casa Bianca ”massima trasparenza per fare luce su questa vicenda”, accertando che l’Irs non abbia agito dietro indicazioni di natura politica.

E verosimilmente sara’ il Congresso ad ascoltare e mettere sotto torchio i responsabili di questa vicenda. ”E’ uno dei piu’ gravi errori commessi dal governo federale”, sentenzia lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner. Mentre tra i democratici prevale la cautela. L’impressione e’ quella che vogliano scaricare gli attuali vertici di un’agenzia delle entrate la cui ammissione rischia di imbarazzare oltremodo la stessa Casa Bianca.

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lgermini