IL CAIRO – La Fratellanza Musulmana (Ikhwan Muslimun in arabo), principale forza d’opposizione in Egitto, è un movimento islamico proibito ma tollerato nel Paese. Fondato nel 1928 dal maestro elementare Hassan Al Banna, sono il movimento islamico piu’ antico e diffuso in tutto il mondo arabo.
L’obiettivo del movimento era quello di introdurre e di seguire i dettami della Sharia, la legge islamica, con un ritorno all’Islam non corrotto dall’Occidente e di presentarsi al tempo come movimento sociale, fondando scuole e ospedali.
Nel 1948 l’allora primo ministro egiziano Mahmud Fahmi Nokrashi ne ordino’ la dissoluzione. Poco dopo venne assassinato da un adepto della Fratellanza. La loro guida, Al Banna, venne a sua volta ucciso due mesi dopo da uomini ritenuti vicino al governo o da sostenitori del premier assassinato.
La confraternita e’ illegale in Egitto dal 1954, quando venne accusata di avere tentato di assassinare l’allora presidente Gamal Abdel Nasser.
Negli anni che seguirono la repressione colpi’ duramente la Fratellanza, e nel 1966 venne impiccato il loro ideologo e figura di maggior spicco, Sayyid Qutb. Il suo status non e’ mai cambiato: illegali, ma tollerati fin dalla meta’ degli anni ’70, al punto di mandare regolarmente deputati in Parlamento, anche se denunciano continuamente ondate di arresti contro loro membri e sostenitori.
Nel 1987 per aggirare il divieto la confraternita utilizzo’ il sotterfugio di presentarsi alle elezioni insieme al piccolo Partito socialista del lavoro. Nelle elezioni legislative del 2005 si presentarono come indipendenti e per la prima volta arrivarono a 88 deputati (in precedenza ne avevano una ventina), un quinto del totale.
Lo stesso hanno fatto nelle ultime elezioni del 28 novembre scorso, ritirandosi pero’ dal secondo turno del 5 dicembre in segno di protesta contro quelli che hanno denunciato come brogli e restando cosi’ fuori dal parlamento.