Al via in Canada i lavori del G8, da domani G20

Huntsville

Sono appena iniziati, a Huntsville in Canada, i lavori del G8 che vedrà i Grandi della Terra impegnati nei lavori del formato a ‘otto’ fino a domani pomeriggio nella 36ma edizione del summit. Per poi passare al formato del G20, in programma da domani sera a Toronto che terminerà domenica pomeriggio.

Il primo nodo che i Grandi dovranno cercare di sciogliere è quello della crisi, alla ricerca di una crescita sostenibile, stabile e bilanciata. La crisi sarà anche il tema centrale del formato allargato, quello a ‘Venti’, in programma da domani pomeriggio – al termine del G8 – a domenica sera.

Il pranzo di apertura sarà l’occasione per affrontare i grandi dossier di politica internazionale: dalla situazione in Afghanistan, al Medio Oriente, dall’Iran al terrorismo internazionale. Seguirà poi la prima plenaria cui partecipano anche gli ‘outreach’, paesi fuori dal formato tradizionale, come l’Egitto, l’Algeria, l’Etiopia (in qualità di presidente dell’Orientation Committee del Nepad), il Malawi (presidente di turno dell’Unione Africana). Ma anche il Senegal, la Nigeria ed il Sudafrica.

Per affrontare il tema dello sviluppo e degli aiuti che – complice la crisi – segnano il passo. E parlare dell’iniziativa della presidenza canadese di un programma di sostegno a favore di madri e figli.

La riunione sarà allargata anche a Colombia, Haiti (con cui è atteso sia affrontato anche il nodo del post-terremoto) e Giamaica per un focus sulla criminalità organizzata – e quindi il monitoraggio delle aree pre-crisi del mondo – e la lotta al narcotraffico, tema quest’ultimo entrato a pieno titolo nei lavori del G8.

Seguirà, poi, stasera la cena ufficiale cui parteciperanno i leader degli Otto Grandi e proseguiranno le discussioni sui temi della giornata. In vista della plenaria di domani mattina, dedicata ai temi della sicurezza internazionale e della pace. A metà giornata, sabato, attesa infine la dichiarazione finale del G8 2010 – il 36mo dalla nascita del summit nel lontano 1975 – con la conferenza stampa del premier Stephen Harper.

Subito dopo i Grandi si sposteranno a Toronto dove, da domani sera, prenderà il via il G20, il formato allargato nato alla fine degli anni ’90 che segna cosi’ la quarta edizione a livello di capi di stato e di governo.

Da quando, nel novembre del 2008 a seguito dell’inizio dello tsunami finanziario, l’allora presidente Usa George W.Bush chiamo’ a raccolta i leader a Washington per affrontare insieme la crisi. Alla riunione canadese – come gia’ avvenuto nelle ultime quattro edizioni del summit – partecipera’ anche la Spagna. Ma anche il Vietnam per l’Asean, i Paesi Bassi, l’Etiopia ed il Malawi.

I lavori del G20 – che si chiuderanno domenica pomeriggio, con l’attesa dichiarazione finale. Ai lavori, scalettati in una serie di incontri che dall’Outlook sulla situazione dell’economia mondiale toccheranno i temi della riforma delle Ifi (Istituzioni Finanziarie Internazionali) e delle regole per la finanza e saranno l’occasione per affrontare i temi caldi che arrivano a Toronto con posizioni – rigore contro crescita, tassa sulle banche e sulle istituzioni finanziarie – divergenti sia tra i leader di una parte e l’altra dell’oceano, sia degli emergenti rispetto alle economie mature, partecipano anche l’ Fsb (Financial Stability Board) con Mario Draghi, dell’Fmi, dell’Oil, dell’Ocse nonche’ della Banca Mondiale.

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Maria Elena Perrero