Gaffe della Bachmann: “Chiuderei l’ambasciata in Iran”. Non esiste dal 1980…

WASHINGTON – Dopo le amnesie di Rick Perry e le gaffe sulla Libia di Herman Cain, anche Michelle Bachmann inciampa sulla politica estera. Parlando dell'Iran, all'indomani dell'assalto all'ambasciata inglese a Teheran, la candidata repubblicana alla Casa Bianca s'e' lasciata sfuggire che gli Usa dovrebbero seguire l'esempio inglese, e chiudere la loro rappresentanza diplomatica in Iran.

''Se fossi presidente farei esattamente quello che ha fatto la Gran Bretagna, non avrei piu' un ambasciata li', non permetterei di stare ancora in quel Paese''.

Peccato per lei che e' dal 1980 che gli Stati Uniti non hanno piu' un'ambasciata in Iran. I due paesi hanno totalmente rotto ogni rapporto diplomatico alla luce del sequestro di 52 cittadini americani per lunghissimi 444 giorni.

Piu' tardi, l'eroina del Tea Party ha cercato di riparare alla battuta infelice, negando che si sia trattato di una gaffe: ''Non e' accaduto nulla di tutto questo, nulla che possa farmi pagare un prezzo nei sondaggi''.

Poi il suo staff ha diffuso un comunicato per cercare, a fatica, di metterci una toppa: ''Michelle Bachmann e' componente della commissione parlamentare sull'intelligence e sa benissimo che gli Usa non hanno alcuna ambasciata a Teheran. Lei ha solo detto di essere d'accordo con la scelta della Gran Bretagna. Quanto al futuro, parlava in modo ipotetico, dicendo che se fosse presidente degli Stati Uniti e l'America avesse ancora un'ambasciata, avrebbe deciso di chiuderla, cosi' come ha fatto il governo britannico''.

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luiss_vcontursi