”Sono stati tre anni di trepidazioni, vicende giuridiche, ma anche delusioni. A noi non interessa la fiction, vogliamo solo sapere la verità”. Così il parroco di Garlasco (Pavia), don Angelo Croera, ha voluto aprire questa sera la messa in ricordo di Chiara Poggi, la giovane di 26 anni uccisa nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007.
In una chiesa parrocchiale affollata, i genitori della ragazza assassinata, Rita Preda e Giuseppe Poggi, in prima fila con Marco, l’unico figlio loro rimasto, hanno ascoltato in silenzio la predica di don Angelo. ”Vogliamo la verità e trovare la serenità – ha ribadito il sacerdote – A questa vicenda manca ancora il tassello più crudele: la risposta alla domanda ‘Chi l’ha uccisa?’. Lei stava bene con la sua famiglia, ma una mano crudele l’ha tolta al mondo”.
Alla messa non ha voluto mancare la famiglia Cappa, con le cugine Paola e Stefania, e il cugino Paolo Reale, nominato consulente informatico di parte civile nel corso del processo di primo grado che si è concluso il 17 dicembre scorso con l’assoluzione dell’unico imputato, Alberto Stasi, ex bocconiano oggi 27enne, fidanzato della vittima all’epoca dei fatti.
La famiglia Poggi, che continua a ritenere Alberto colpevole, ha ricorso in appello e, all’inizio del prossimo anno, si aprira’ a Milano il processo di secondo grado.