Gaza: Raid aerei israeliani nella Striscia. Hezbollah minaccia ritorsioni contro Tel Aviv

Aerei israeliani hanno attaccato la scorsa notte obiettivi palestinesi nella Striscia di Gaza, causando il ferimento di una dozzina di persone, nessuna in modo grave.  Non ci sono state perdite da parte israeliana.

I raid sono stati confermati da un portavoce militare israeliano, secondo il quale le incursioni  sono state una risposta al lancio avvenuto ieri di un razzo e di bombe di mortaio contro il territorio israeliano. I tiri sono stati rivendicati da un gruppo radicale palestinese che si identifica con al Qaeda.

Secondo fonti locali palestinesi gli aerei hanno colpito un aeroporto inutilizzato nel sud della Striscia di Gaza e un campo di addestramento di miliziani di Hamas.

Hamas, che esercita il potere di fatto nella Striscia, afferma di rispettare il cessate il fuoco con Israele ma sembra avere difficoltà a controllare gruppi radicali dissidenti. Israele, in ogni caso, considera Hamas responsabile degli attacchi che partono dal territorio sotto il suo controllo.

In coincidenza con l’attacco israeliano il movimento sciita libanese Hezbollah ha oggi minacciato di colpire le navi commerciali e militari nelle acque territoriali israeliane nel Mediterraneo, e anche nel Maro Rosso, se lo Stato ebraico dovesse in  futuro bloccare le coste libanesi  durante una eventuale guerra.

«Se Israele dovesse bloccare i porti libanesi in qualunque nuova guerra, tutte le navi militari, civili e commerciali che entrassero nelle acque territoriali palestinesi sarebbero un obiettivo per i razzi della resistenza islamica», vale a dire di Hezbollah, ha detto Sayyed Hassan Nasrallah, segretario generale dello stesso Hezbollah. «E non parliamo del Mar Rosso», ha aggiunto enigmaticamente Nasrallah, in un discorso, pronunciato da una località segreta e trasmesso su un maxischermo davanti ad una folla riunita nella periferia meridionale di Beirut in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario del ritiro di Israele dal Sud del Libano.

Sayyed Hassan Nasrallah  ha quindi ribadito la formula «aeroporto per aeroporto e porto per porto», come dire dente per dente, in caso di una nuova offensiva militare israeliana in Libano che ha tuttavia detto di poter per il momento escludere.

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