GB, elezioni: Dopo sondaggi pessimi il Labour si spacca in preda a faide interne

Il premier britannico Gordon Brown

Dinanzi alle percentuali più basse nei sondaggi degli ultimi sei mesi, il partito laburista precipita nelle faide interne.

Il pomo della discordia sarebbe come comportarsi nel caso in cui i laburisti vincessero le elezioni, ma senza una maggioranza assoluta obbligando quindi Gordon Brown a cercare un’alleanza con il lib-dem Nick Clegg per poter governare.

Una fronda del partito – riporta oggi il Sunday Telegraph – sarebbe pronta a cedere alle richieste di Clegg, che con molta probabilità come prezzo di questa coalizione chiederebbe la rimozione di Brown.

Questa fazione – soprannominata ‘gli ultras’ e dalla cui parte sarebbero passati anche alcuni ex fedelissimi di Brown – appoggerebbe la sostituzione di Brown con David Miliband, attuale ministro degli Esteri, dopo le elezioni del 6 maggio.

Sono in molti tuttavia a pensare che un ‘mini-golpe’ di questo tipo e proprio all’inizio della nuova legislatura sarebbe una follia. “Perché mai la gente dovrebbe accettare un altro leader non eletto dopo Gordon e questa volta proprio subito dopo un’elezione? Certo che non lo farebbero. E’ una follia”, ha detto una fonte interna ai laburisti al domenicale.

E intanto, la tensione per la campagna elettorale sembra essere diventata insopportabile anche per i ministri più di spicco. Questa settimana, rivela il Sunday Telegraph, sarebbe stata segnata da un litigio tra la vice leader del partito laburista Harriet Harman e il ministro delle Attività produttive Peter Mandelson.
Questi avrebbe detto alla Harman di “stare zitta” quando ad una riunione lei aveva fatto un suggerimento per la campagna. Da allora la vice-leader dei laburisti sarebbe stata pressoché “invisibile”, lasciando invece a Miliband un ruolo di primo piano con la stampa nelle interviste dopo il dibattito di giovedì.

Published by
lgermini