Gb. Dilaniato da guerre intestine su Ue, partito conservatore rischia collasso

Nigel Farage, il leader dell’Ukip che vuole affondare il governo Cameron

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Dilaniato da una guerra intestina, il partito conservatore britannico rischia di spaccarsi mentre al premier David Cameron sta sfuggendo il controllo di un gruppo di backbenchers (deputati ribelli), che lo attaccano sul fronte dei rapporti con l’Europa, e di una ‘base’ che si oppone alla legge per introdurre i matrimoni omosessuali.

Chi forse meglio di molti altri ha capito quello che sta accadendo e’ una ‘vecchia volpe’ del partito, l’ex ministro del Tesoro Lord Howe, che diede le dimissioni dal governo di Margaret Thatcher per la sua visione sull’Europa diversa da quella della Lady di Ferro. Un suo intervento sul domenicale The Observer non e’ passato inosservato fra i vertici tory. Ha detto senza mezzi termini che Cameron sta perdendo il controllo del partito a causa del dibattito sull’Europa e che sembra intimorito dagli oppositori interni.

Il dibattito lo ha indotto a promettere un referendum sulla permanenza del Regno nell’Unione europea, da tenersi nel 2017. Promessa che non basta all’ala euroscettica del partito, che rilancia e chiede maggiori garanzie. Howe ha affermato che il premier e leader conservatore ha aperto un ”vaso di Pandora” quando ha avviato il dibattito sull’Ue, scatenando cosi’ la reazione degli euroscettici che si sono subito mobilitati con proprie richieste. ”L’effetto di irreversibilita’ dell’euroscetticismo – scrive Lord Howell  e’ ora andato cosi’ oltre che la leadership conservatrice ha paura dei suoi stessi ‘backbencher’  avendo permesso a un forte anti-europeismo di infettare l’anima piu’ profonda del partito”.

La Ue Non e’ l’unico tema di scontro dentro un partito che nell’ultimo mese ha perso punti in tutti i maggiori sondaggi e che ora insegue il Labour. Un gruppo di 34 rappresentanti locali tory ha inviato una lettera a Downing Street chiedendo di rinunciare alla legge che legalizza i matrimoni gay. A questo si aggiunge la polemica sull’alto dirigente conservatore, molto vicino al primo ministro, che avrebbe dato dei ”babbei” (swivel-eyed loons) agli attivisti del partito. I sospetti sono finiti su Lord Feldman, co-presidente dei tory e amico intimo di Cameron.

Ma l’interessato ha smentito categoricamente. Intanto dall’esterno continua la campagna per spaccare i conservatori avanti condotta dal leader del partito euroscettico Ukip (United Kingdom Independence Party), Nigel Farage: ha fatto un appello agli attivisti tory che per varie ragioni sono delusi da Cameron, dicendo loro che le porte del suo partito sono spalancate. Secondo gli osservatori, l’offensiva di Farage potrebbe essere ancora piu’ ambiziosa e puntare a un affondamento del governo di coalizione. Fra tory e libdem i rapporti sono, infatti, a un minimo storico. Entrambi i leader, Cameron e Nick Clegg, sono sotto assedio e gia’ si parla di ”divorzio”.

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lgermini