GB. Notti brave e legami col Mossad: Fox grossa grana per Cameron

LONDRA, 16 OTT – Notti brave in cui l'alcol scorreva a fiumi, abiti 'gemelli' confezionati dai sarti degli uomini di affari di Hong King, serate in hotel a quattro e cinque stelle in giro per il mondo: e intanto i donatori pagavano, convinti che i loro dollari e le loro sterline lavorassero per la causa dell'ala destra dei Tory.

Nonostante le dimissioni del ministro della difesa Liam Fox, caduto sull'altare dell'amicizia pericolosa con il giovane sedicente consigliere Adam Werritty, le rivelazioni continuano a pioggia: spuntano anche contatti 'clandestini' con il Mossad, l'opposizione iraniana, i conservatori americani amici dei fratelli Charles e David Koch di cui oggi sono emersi i legami stretti con l'aspirante candidato 'outsider' alla Casa Bianca Herman Cain.

E' una grossa gatta da pelare per il primo ministro David Cameron, un conservatore 'dal cuore tenero': lo scandalo Fox – scrive oggi l'Observer – ha scoperchiato un vaso di Pandora da cui emergono gli stretti contatti tra molti Tory e la destra radicale negli Usa e in particolare i Tea Party. Atlantic Bridge, l'organizzazione transatlantica di Fox, aveva altri tre membri nel governo britannico: il ministro degli esteri William Hague, il cancelliere dello scacchiere George Osborne e il ministro dell'Istruzione Michael Gove – e un'agenda piu' a destra della linea della coalizione in fatto di salute pubblica, ambiente, politica energetica.

Si sapra' molto di piu' martedi' quando uscira' il rapporto ufficiale di Gus O'Donnell, il Cabinet Secretary, una posizione equivalente al direttore della Pubblica Amministrazione. Intanto Scotland Yard, su richiesta dell'opposizione laburista, sta sta valutando se aprire un'inchiesta per frode contro Werritty mentre alla luce del Fox-gate il governo britannico ha deciso di rivedere le leggi sulle lobby. Lo ha confermato alla Bbc il capo del Foreign Office William Hague smentendo che il collega della Difesa, in combutta con l'amico, stesse inseguendo una politica estera ''parallela''.

Ne aveva parlato oggi l'Independent on Sunday puntando i riflettori sui legami di Werritty con l'opposizione iraniana a Londra e a Washington. Werritty, che sarebbe stato varie volte in Iran e parla un po' di Farsi, sarebbe stato coinvolto dai servizi segreti israeliani in un audace complotto per rovesciare il presidente Mahmoud Ahmadinejad: un piano che i suoi amici neo-con americani ritenevano ''fattibile''.

Il Fox-gate ha lasciato l'amaro in bocca a molti. Donatori 'eccellenti' alle cause care al ministro della Difesa, avendo scoperto che i loro finanziamenti alimentavano i viaggi di lusso di Werritty, sono adesso su tutte le furie, scrive il Sunday Telegraph. Tra questi c'e' Jon Moulton, ha appreso il Sunday Times, un venture capitalist che ha dato oltre 400 mila sterline al partito: sostiene adesso che Fox gli ha ''per due volte'' mentito sui fondi da lui passati a Pargav, la societa' di facciata usata per coprire le spese dei viaggi di Werritty.

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