LONDRA, GRAN BRETAGNA – Undici anni di conflitto costati la vita a 438 soldati britannici, ed ora e’ venuto il momento di confrontarsi con la realta’: la guerra in Afghanistan e’ persa e non vale piu’ la pena rischiare altre truppe.
E’ questa l’opinione dell’ex leader libdem Lord Paddy Ashdown, che in un articolo sul Times fa una valutazione impietosa della missione afgana e consiglia al Regno Unito di ritrarsi nel modo piu’ veloce e ”decoroso” possibile.
I suoi commenti giungono mentre il primo ministro David Cameron sta finalizzando i piani per un ritiro delle truppe entro la fine del 2014. Un calendario dettato piu’ dal rientro americano che dalle condizioni locali di stabilita’. Le pressioni stanno aumentando sul premier affinche’ velocizzi il rientro dei soldati, soprattutto alle luce degli attacchi ‘green on blue’, come vengono chiamati gli attacchi compiuti da soldati afghani (divise verdi) contro i militari Nato. Il corpo dell’ultima vittima, il capitano Walter Barrie, 41 anni, ucciso da un soldato afgano, e’ arrivato in patria ieri.
Prosegue Ashdown: ”Non vale la pena di sacrificare neanche un’altra vita in Afghanistan. Tutto quello che potevamo ottenere l’abbiamo ottenuto. L’unico risultato di restare più a lungo sarebbero altre morti senza alcuno scopo, molte delle quali causate non dal nemico che affrontiamo con le nostre truppe, ma dai nemici annidati tra di esse”.
Dal 2001 438 soldati britannici sono morti in Afghanistan, e solo quest’anno sono stati uccisi da membri delle forze armate afghane o dalla polizia. Ashdown ha sottolineato che le il comportamento delle truppe britanniche è stato impeccabile, ma ha aggiunto: ”Avremmo dovuto capire che le vittorie sui campi di battaglia non hanno significato se non possono poi dare luogo al progresso politico ed a vite migliori per la popolazione”.