Gb. Vescovi anglicani contro il governo Cameron, no a tagli del Welfare

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Hanno scelto il giorno che in Gran Bretagna e’ dedicato alla ‘festa della mamma’ per criticare con forza la decisione del governo conservatore di David Cameron di rivedere i parametri del Welfare.

Guidati dal nuovo arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, 43 vescovi hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera in cui condannano la decisione del governo di modificare i parametri per l’accesso a servizi e benefit, sottolineando che cio’ andra’ a scapito delle famiglie, in particolare di quelle piu’ bisognose e dei loro bambini che sono il futuro del Paese.

Una posizione molto ferma che e’ anche la prima critica espressa dal leader della chiesa anglicana appena nominato. Welby ha infatti da poche settimane sostituito Rowan Williams che per dieci anni e’ stato un arcivescovo particolarmente diretto e a volte discusso e controverso per le sue critiche.

Tanto piu’ che il legame tra Downing Street e i vertici della chiesa d’Inghilterra e’ molto stretto, considerato anche che la nomina dell’arcivescovo di Canterbury -la massima carica religiosa mentre formalmente capo della Chiesa e’ la regina- viene di fatto approvata dal governo.

Il governo si difende spiegando che le misure adottate (entreranno in vigore a breve) sono necessarie e, pur riconoscendo l’impatto che possono avere sulle famiglie, difende la decisione affermando che l’assistenzialismo, cosi’ come è stato gestito fino ad ora, non puo’ essere una soluzione.

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lgermini