”Io non nego che un problema di precariato esista. Sarebbe stupido e ipocrita dire il contrario. Ma bisogna distinguere tra precari con e senza abilitazione. Per i primi, i veri precari, è prevista una graduale immissione in ruolo. Per questi 120 mila ci vorranno 7-8 anni”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini a Panorama in edicola venerdì e di cui è stata data un’anticipazione. Una retromarcia da parte del ministro che appena una settimana fa aveva promesso di assumere tutti gli attuali 220 mila precari entro 6 o 7 anni.
Sui tagli al bilancio della scuola il ministro ha detto che ”la questione non è soltanto economica. Se il modello è sbagliato, anche le risorse vengono spese male. Bisogna rifare tutto: il meccanismo di reclutamento degli insegnanti, il modello didattico, quello valoriale. Non basta mettere più soldi. Così abbiamo soltanto alimentato il debito pubblico. I tagli sono anche un’occasione. La nostra parola d’ordine è: ‘Efficienza e trasparenza’. Perche’, come avviene nelle migliori aziende, la scuola sta cercando di ottimizzare le sue risorse. Che poi non sono briciole, si tratta comunque di 43 miliardi di euro”.