Il comandante in capo del corpo dei Marines, James Conway, ha dichiarato che occoreranno ancora ”alcuni anni” prima che l’Afghanistan sia stabilizzato sufficientemente per consentire ai Marines di lasciare il Paese.
Conway si è così schierato con un crescente numero di esponenti militari che hanno in vari modi avvertito l’amministrazione del presidente Barack Obama che il conflitto sarà lungo.
Anche il comandante in capo di tutte le truppe in Afghanistan, generale David Petraeus, ed altri alti ufficiali hanno di recente dichiarato che i progressi sono lenti e che ci vorrà un lasso di tempo ”considerevole” prima che l’esercito afghano possa combattere i talebani solo con le proprie forze.
Ma la dichiarazione di Conway acquista particolare rilievo giacchè è la prima del genere da parte del capo di un’arma in servizio da quando Obama ha annunciato che le truppe americane cominceranno a ritirarsi nel luglio del 2011.
Probabilmente sospinto dai suoi consiglieri militari, il presidente ha poi precisato, ma in termini vaghi, che le condizioni sul terreno saranno il metro di giudizio per valutare quanti soldati partiranno e in quanto tempo.
I Marines sono stati la punta di diamante nei più aspri combattimenti, incluse le battaglie per sloggiare i talebani dalla zona di Marjah nella combattuta rovincia di Helmand. Il generale Conway è noto per la sua franchezza, e la sua recisa dichiarazione non ha sorpreso, tanto più che è prossimo al ritiro.
”Sebbene io creda che certe unità americane da qualche parte in Afghanistan passeranno la mano all’esercito afgano nerl 2011, non credo che saranno contingenti di marines”, ha dichiarato il generale in una conferenza stampa al Pentagono.
Sottolineando che Helmand e Kandahar sono considerate ”il luogo di nascita” dei talebani, Conway ha rilevato che ”onestamente penso che ci vorranno alcuni anni prima che le condizioni sul terreno siano tali da consentire ai marines di lasciare il campo all’esercito afgano”.
Conway ha detto che le sue parole sono intese a preparare i marines alla possibilità che la guerra continui oltre la scadenza del 2011. Durante una sua recente visita a Washington ha dichiarato che il morale dei Marines è alto perchè essi ”sentono che la situazione sta volgendo a loro favore”.