TBILISI, GEORGIA – I procuratori inquirenti hanno formulato nuove accuse a carico dell’ex per l’ex ministro georgiano Bacho Akhalaia. Arrestato gia’ a inizio mese con l’accusa di aver fatto picchiare 6 militari nell’ottobre del 2011, l’ex titolare dei dicasteri della Difesa e dell’Interno e’ ora indagato per aver ordinato di torturare e segregare per tre giorni in un edificio senza riscaldamento 19 soldati, senza dar loro nulla da mangiare.
L’episodio sarebbe avvenuto nel febbraio del 2010. Akhalaia, che adesso rischia fino a 12 anni di reclusione, si era dimesso dalla carica di ministro a settembre, dopo lo scandalo degli abusi nelle carceri scoppiato in seguito alla diffusione di un video di denuncia che ha scatenato proteste in tutto il Paese.
”Mi sento moralmente e politicamente responsabile del fatto che non siamo riusciti a sradicare delle pratiche cosi’ orribili”, aveva detto Akhalaia. Alcuni sostenitori dell’ex ministro sostengono pero’ che dietro le accuse vi siano dei moventi politici. La coalizione ‘Sogno Georgiano’ del miliardario Bidzina Ivanishvili ha sconfitto il partito del presidente filo-americano Mikhail Saakashvili nelle elezioni legislative del primo ottobre e Ivanishvili e’ adesso primo ministro.
I sostenitori di Akhalaia sostengono che egli sia uno degli esponenti politici della precedente amministrazione contro cui Ivanishvili ha avviato una serie di iniziative repressive.
La Georgia è uno stato transcaucasico, ad est del Mar Nero, situato sulla linea di demarcazione che separa l’Europa dall’Asia. Già repubblica dell’Unione Sovietica, confina a nord con la Russia, a sud con la Turchia e l’Armenia, a est con l’Azerbaigian e a ovest col Mar Nero. Ha una popolazione di 4.989.000 abitanti e ha per capitale Tbilisi.