BEIRUT, LIBANO – Che fine ha fatto Muammar Gheddafi? ”E’ ovunque, o da nessuna parte. Pare voglia negoziare, ma poi giura che non si arrenderà mai. Nessuno lo sa”, dice l’ex- funzionario delle Nazioni Unite Mark Quarterman al sito The Envoy riferendosi alle notizie contraddittorie sul fato del Rais. ”Comunque sia – precisa – per il processo di riconciliazione in Libia non è solo importante che se vada, ma il modo in cui se ne andrà”. Frattanto, neanche la coalizione Nato ha idea di dove sia.
La maniera in cui lascerà il potere è fondamentale, aggiunge Quarterman, attualmente dislocato al Center for Strategic and International Studies di Washington. ”Se va via ma aspetti del suo regime rimangono – gente che fa funzionare le centrali elettriche, che raccoglie i rifiuti nelle strade e che collabora con la nuova autorità transitoria dei ribelli – è una buona cosa. Ma il pericolo è che alla sua dipartita segua il caos”.
Anche Mustafa Abdel-Jalil, leader del Consiglio Nazionale di Transizione, dichiara di non sapere dov’è Gheddafi, se è ancora in Libia o se è fuggito all’estero. Analoghe dichiarazioni sono state rilasciate dal ministro degli esteri francese Alain Juppè e dal premier britannico David Cameron. Quanto agli americani, sono convinti che il Rais sia ancora in Libia. Ha detto in proposito ai giornalisti il portavoce del Pentagono Dave Lapan: ”Crediamo probabile che sia ancora in Libia, ma è una supposizione semplicemente dovuta al fatto che non abbiamo notizie di una sua fuga all’estero”.
Il colonnello, che predilige abiti colorati in stile beduino o completamente bianchi come all’epoca delle discoteche negli anni settanta, con gli occhi dipinti di mascara, è apparso l’ultima volta in pubblico a metà giugno, tre mesi dopo l’introduzione della no-fly zone da parte della Nato. Da allora, mentre i bombardamenti Nato aumentavano, uccidendo uno dei suoi figli ed alcuni nipoti, Gheddafi, 69 anni, ha continuato a pronunciare i suoi discorsi provocatori, incluso uno sabato, trasmesso per telefono ad una stazione televisiva governativa da una località sconosciuta, in cui ha chiamato i ribelli ”ratti”.
Le notizie su di lui sono o false o contraddittorie. Nonostante abbia detto che non si arrenderà mai, funzionari americani la settimana scorsa hanno dichiarato alla NBC che emissari di Gheddafi stavano privatamente negoziando una via d’uscita per lui e la sua famiglia. Il Sudafrica ha smentito che il Rais si sia rifugiato nel Paese. E la Gran Bretagna ha fatto marcia indietro dopo aver detto che il Venezuela aveva inviato unaereo per prelevarlo.
A Washington, esperti americani di affari libici scommettono che Gheddafi è nascosto nella sua base operativa di Sirte, nel deserto della Libia meridionale, da dove poviene, o nei pressi della capitale. Un inviato del Congresso di Washington che ha incontrato il Rais nella sua base operativa nel 2009, ha raccontato: ”Si è presentato indossando pantaloni di lino bianco, mocassini senza calze, un’ ampia camicia a fiori e gli occhi dipinti con mascara. Era surreale. Ho lasciato l’incontro pensando che se quest’uomo fosse vissuto in un altro Paese sarebbe stato ricoverato in un ospedale psichiatrico o sottoposto a intense cure”.