MADRID, SPAGNA – Per Gibilterra il governo spagnolo del premier Mariano Rajoy affila le armi contro la Gran Bretagna e tra le ipotesi allo studio a Madrid ci sono un ricorso in sede Onu o anche un asse con l’Argentina, che da anni rivendica la sovranità sulle isole britanniche Falkland-Malvinas. Come scrive con ampio rilievo El Pais, la Spagna sta valutando se presentare un ricorso internazionale su Gibilterra, per far pressione sulla Gran Bretagna perchè accetti di negoziare sulla sovranità della Rocca, come – secondo Madrid – si è impegnata a fare nella dichiarazione di Bruxelles del 1984.
Secondo il quotidiano, il ministro degli esteri Josè-Manuel Garcia-Margallo ha incaricato un gruppo di esperti di studiare tutte le opzioni: da una proposta di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu fino ad un ricorso presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, il tribunale che regola le controversie tra Stati. Il quotidiano spagnolo ricorda che Margallo si recherà a settembre in Argentina, membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, che ”potrebbe far fronte comune con la Spagna nelle rivendicazioni su Gibilterra e le Malvine”, il nome in spagnolo delle isole Falkland,
La tensione tra Madrid e Londra è salita di nuovo alle stelle dopo la decisione della Rocca di costruire in mare una barriera di blocchi di cemento, che secondo Madrid danneggia i pescatori spagnoli. In risposta, il governo Rajoy ha minacciato di istituire un pedaggio di 50 euro da e verso la Spagna, per risarcire il settore della pesca. Secondo Madrid, le acque intorno alle Rocca sono spagnole. Gibilterra (come anche Minorca, poi recuperata), è stata ceduta all’Inghilterra con il Trattato di Utrecht, nel 1713, ma il testo parla di cessione di proprietà e non di sovranità.
Ed è proprio su questo punto che nasce e si alimenta la controversia tra Londra e Madrid. La Spagna accusa la Gran Bretagna, che nell’Ottocento temeva le epidemie, di avere occupato illegalmente, nel corso degli anni, l’istmo che separa la rocca dall’Andalusia, approfittando in particolare della confusione durante la guerra civile del 1936, quando è stato costruito l’aeroporto. Ma Londra sostiene che, non avendo Madrid protestato a suo tempo nelle sedi internazionali giuste, ci sia stata in realtà una tacita accettazione della situazione.
Nel 1984, con la dichiarazione di Bruxelles, i due paesi si sono impegnati a risolvere bilateralmente il contenzioso. Un accordo di massima venne raggiunto nel 2002 dai responsabili delle rispettive diplomazie, Jack Straw e Josep Pique, per una sovranità congiunta. Ma l’ipotesi venne sonoramente bocciata per referendum (un no al 98%) dai llatinos, gli abitanti della Rocca, rafforzando quindi – e non poco – le posizioni britanniche. Secondo El Pais un ricorso all’Onu – al Consiglio di Sicurezza dove Londra non può sfruttare il diritto di veto per una questione che la riguarda direttamente, o anche all’Assemblea Generale – potrebbe dare risultati positivi.
Il quotidiano madrileno è più scettico su un eventuale ricorso all’Aja (che anche la Gran Bretagna deve accettare) temendo tra l’altro un effetto boomerang per Ceuta e Melilla. Anche se per le due enclave spagnole in Marocco la situazione molto diversa, sostiene la Spagna, in quanto le due città sono sempre state spagnole sin dalla nascita e non sono colonie.