Honduras: tornato ex presidente Zelaya

TEGUCIGALPA 28 MAG Una folla in festa di decine di
mi – TEGUCIGALPA, 28 MAG – Una folla in festa di decine di
migliaia di persone ha accolto all’aeroporto di Toncontin l’ex
presidente Manuel Zelaya, ritornato in Honduras 23 mesi dopo il
golpe che lo ha estromesso dal potere.
L’aereo speciale colombiano che ha riportato Zelaya dal
Nicaragua era atteso, secondo alcune stime, da circa mezzo
milione di simpatizzanti del Frente Nacional de Resistencia
Popular (Fnrp) venuti da ogni parte del paese.
Zelaya e’ atterrato con tre ore di ritardo: con lui sono
tornati la moglie e una delle sue figlie, accompagnati nel loro
viaggio dal ministro degli esteri venezuelano, Nicolas Maduro.
A accogliere Zelaya sono andati anche il segretario generale
dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa), Miguel Inzulza,
e il ministro degli esteri della Colombia, Maria Angela Holguin
che pria si sono visti col presidente dell’Honduras, Porfirio
Lobo.
Per il ritorno di Zelaya e’ stato predisposto un grande
spiegamento di forze di sicurezza. L’ex presidente, che dal 2010
era esiliato nella Repubblica Dominicana, partecipera’ a
alcuni eventi in suo onore promossi dal Fnrp prima di cenare
con Lobo assieme agli altri ospiti.
”E’ atterrata la speranza, la riconciliazione: atterra la
pace in Honduras”, ha esclamato la ex senatrice colombiana
Piedad Cordoba che si trovava a bordo dell’aereo. Mancava il
presidente nicaraguense Daniel Ortega che fino all’ultimo
momento doveva partecipare al volo di rientro di Zelaya.
Zelaya e’ stato cacciato da un golpe ‘civile-militare’ il
28 giugno 2009. Il suo rientro in Honduras fa parte di un
accordo firmato con Lobo lo scorso 22 maggio a Cartagena, in
Colombia. L’intesa e’ scaturita da un processo di mediazione dei
presidenti venezuelano, Hugo Chavez, e colombiano, Juan Manuel
Santos, iniziato il 9 aprile.
E’ probabile che mercoledi’ prossimo l’Honduras ritorni a
fare parte dell’Osa, da cui il paese centro-americano venne
espulso il 4 luglio 2009 proprio a causa del golpe.
Ma il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha reiterato la
sua opposizione al fatto che l’Honduras ritorni in seno alla
Osa. Secondo lui esiste un ”requisito fondamentale” per la
riammissione del paese: ”che i golpisti del giugno 2009 siano
puniti”.

Published by
Marco Benedetto