I servizi segreti americani accusano: gli italiani pagavano mazzette in Afghanistan ai talebani. Secondo il quotidiano inglese Times lintelligence usa sarebbe in possesso di testimonianze e intercettazioni telefoniche che proverebbero i pagamenti. Con questa pratica gli italiani avrebbero pacificato in parte l’area di Sorabi a est di Kabul, controllata dal contingente tricolore. Peggio, nel passaggio di consegne con il contingente francese gli italiani non avrebbero riferito la storia dei pagamenti clandestini, esponendo le truppe francesi alla minaccia di ritorsioni, poi puntualmente verificatesi.
L’agguato talebano che il 18 agosto 2008
Secondo il Times i pagamenti clandestini furono tenuti nascosti per mesi fino a quando l’intelligence americana non si è imbattuta in alcune intercettazioni telefoniche compromettenti: gli italiani avevano pagato anche alcuni ribelli talebani della provincia di Herat. Nel giugno 2008, prima dell’agguato ai francesi l’ambasciata americana ha inviato una lettera di protesta al governo italiano.
Di tutto questo i militari francesi non hanno saputo nulla: la loro estraneità a pratiche di corruzione sul territorio li ha esposti a una rappresaglia che poteva essere evitata. Molti ufficiali Nato non contestano in assoluto l’idea di pagamenti usati per una strategia pacificatrice sul territorio: ciò che trovano assurdo è il fatto di non averlo comunicato per tempo.