Una rogatoria in Vaticano su tutta l’attività svolta da Propaganda Fide tra il 2004 e il 2006 potrebbe essere presto chiesta dalla procura di Perugia nell’inchiesta che coinvolge l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, in quel periodo al vertice della congregazione e ora indagato per corruzione.
I magistrati del capoluogo umbro sembrano infatti intenzionati a svolgere nuovi accertamenti su appalti, mutui e conti riconducibili a quella che attualmente è denominata la Congregazione per la evangelizzazione dei popoli. La richiesta, come prassi, dovrà comunque essere valutata dalle autorità italiane e poi eventualmente inoltrata alla Santa Sede.