L’Iran blocca subito l’accesso ad ambasciata virtuale degli Stati Uniti

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad

TEHERAN, IRAN – E’ durata poche ore la vita dell’ambasciata virtuale aperta martedi dall’amministrazione del presidente Barack Obama per comunicare con l’opinione pubblica dell’Iran e cercare di far ripartire sul web il dialogo con il Paese interrottosi 30 anni fa.

Chi vuole entrare nel sito iran.usembassy.gov si trova infatti la strada sbarrata dalla pagina web che normalmente blocca quelli vietati in Iran, suggerendo una serie di indirizzi web alternativi, mentre una scritta spiega che, ”in accordo con la legge sulla criminalita’ elettronica, l’accesso al sito non e’ possibile”. Sono molti i siti cui agli iraniani non e’ possibile l’accesso se non ricorrendo a Vpn (virtual private network) e dispositivi antifiltro.

La notizia del blocco viene confermata dall’agenzia Fars, secondo cui si e’ trattato di una ”decisa reazione delle autorita’ iraniane agli ultimi complotti tramati da Washington contro il popolo iraniano”. Analisti occidentali e anche americani, prosegue l’agenzia, vicina alle Guardie Rivoluzionarie, avevano avvertito il governo Usa ”che l’iniziativa sarebbe stata inefficace” e il sito ”non avrebbe portato alcun risultato”.

La Fars ricorda inoltre una recente intervista del segretario di stato Hillary Clinton ai servizi in persiano della Bbc e di Voice of America, in cui si annunciava il progetto della ambasciata virtuale. In tali interviste, sottolinea l’agenzia, il segretario di stato americano Hillary Clinton ”descriveva l’establishment iraniano come una dittatura militare”, e aggiungeva che ”gli Usa forniscono tecnologie e formazione per aiutare gli iraniani ad aggirare gli ostacoli su internet e altre forme di comunicazione”.

Conseguentemente,  ricorda ancora la Fars, il portavoce del ministero degli Affari esteri, Ramin Mehman Parast, aveva chiesto alla Casa Bianca di ”smettere di interferire negli affari interni di Teheran”. L’apertura della ‘virtual embassy’ ”e’ un nuovo inganno da parte del grande Satana”, ha detto da parte sua il presidente della Commissione Parlamentare per gli Affari Esteri secondo l’agenzia per la stampa parlamentare citata dalla France Presse, mentre un altro deputato, Hassan Ghafouri-Fard, ha osservato che il sito era stato lanciato ”perche’ gli Usa vogliono creare divisioni tra il popolo e il governo dell’Iran”.

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lgermini