Il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Mohamed El Baradei, ha dichiarato giovedì che la sua inchiesta sulle accuse secondo cui l’Iran sta cercando di costruire armi atomiche «è giunta a un punto morto» a causa della mancata cooperazione da parte di Teheran. El Baradei ha aggiunto, secondo quanto riferisce l’Associated Press, che la fiducia verso i dirigenti iraniani si è ridotta al minimo dopo la loro tardiva rivelazione su uno stabilimento nucleare in precedenza segreto.
Le insolitamente severe dichiarazioni di El Baradei, rese all’apertura dei lavori dei rapresentanti dei 35 Paesi della AIEA, vengono interpretate come un segno di frustrazione, quattro giorni prima di lasciare il suo incarico, riguardo ad una agenzia che si è dimostrata incapace di battere la caparbietà iraniana e alleviare le preoccupazioni internazionali sui sospetti che l’Iran sta portando avanti un programma nucleare per usci pacifici come copertura per i suoi progetti nucleari bellici.