Iran. Khatami va a votare: siti riformisti sconcertati

TEHERAN – Sconcerto sui siti riformisti per l'inattesa notizia che a recarsi a votare sarebbe stato ieri anche l'ex presidente Mohammad Khatami, che nei mesi scorsi aveva aveva posto una serie di condizioni per la partecipazione del suo fronte alle elezioni: la liberazione dei due dei leader dell'opposizione Mehdi Karrubi, Mir Hossein Mussavi; la liberta' per i partiti indipendenti e riformisti e per la stampa; la supervisione delle elezioni da un organismo indipendente.

''Quali di queste condizioni si sono realizzate? – qualcuno scrive sul web, sottolineando che Khatami con il suo voto ha ''voltato le spalle'' alla gente ed ai prigionieri politici. Ma l'ex portavoce dell'ex presidente, Abdollah Irmezanadih, avrebbe assicurato sulle buone intenzioni di Khatami, dicendosi convinto che, se anche avesse accettato di rischiare di perdere la faccia, l'aveva fatto nell'interesse della gente, e che un giorno ne avrebbe spiegato il motivo.

Ma Zahra Eshragi – nipote dell'Imam Khomeini e moglie di Reza Khatami, fratello di Mohammad – ha negato che l'ex presidente abbia votato – notizia su cui avrebbe avuto conferme anche la Bbc – e ha invitato ad attendere.

Intanto fornisce argomento per altri interrogativi la notizia, uscita nei giorni scorsi sul sito di opposizione Javar, che il figlio della Guida suprema, Mojtaba Khamenei, si sarebbe recato in visita da Mussavi.

Un breve incontro in cui il leader dei Verdi sarebbe stato invitato ad ammorbidire le sue posizioni, e potrebbe essere letto come un tentativo della Guida suprema per allacciare un dialogo con i riformisti, in vista della sempre piu' difficile situazione dell'Iran sul piano internazionale, ma anche in funzione della lotta interna ai conservatori.

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