Iran, la Cina critica gli Usa per le sanzioni sul petrolio

SHANGHAI – La Cina si oppone all'intenzione americana di sanzionare le banche cinesi a causa dell'acquisto di petrolio iraniano da parte di Pechino. Lo scrive oggi il quotidiano del partito comunista cinese People's Daily, criticando la scelta che viene definita 'unilaterale e irrispettosa', ricordando come queste decisioni unilaterali abbiano portato 'al pantano in Iraq e Afghanistan'.

Critiche erano stato gia' espresse ieri, quando il portavoce del Ministero degli esteri cinese, Hong Lei, aveva detto che Pechino importa petrolio dall'Iran in maniera legale e trasparente. ''La Cina si oppone – ha detto Hong Lei – al fatto che qualsiasi paese imponga sanzioni unilaterali ad un altro paese in base alla propria legislazione interna''.

Hong Lei ha poi aggiunto che la Cina importa petrolio in base alle necessita' legate al suo sviluppo economico, senza violare rilevanti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e senza minacciare gli interessi della comunita' internazionale.

La dichiarazione, da parte del portavoce cinese, e' stata fatta durante una conferenza stampa in risposta ad una domanda sull'annuncio fatto dal segretario di stato americano, Hilary Clinton, relativo all'esenzione per il Giappone e per 10 paesi europei dalle nuove sanzioni contro l'Iran in quanto si tratta di paesi che hanno significativamente ridotto le loro importazioni di petrolio dalla repubblica islamica.

Dodici paesi, tra cui anche la Cina, sono invece stati invitati, entro luglio, a ridurre le importazioni di petrolio dall'Iran per evitare di incorrere nelle sanzioni.

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Maria Elena Perrero