Il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki, ha detto oggi che se la Gran Bretagna non cesserà di parlare contro la repressione delle proteste in Iran, «riceverà un pugno in bocca». Lo riferisce l’agenzia Isna riportata dall’Ansa.
Il governo iraniano ha poi accusato alcuni Paesi stranieri di fomentare le proteste degli ultimi giorni. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Ramin Mehmanparast, il quale ha precisato che è stata aperta un’inchiesta.
«Sarà convocato al ministero degli Esteri l’ambasciatore britannico per esprimergli la nostra contrarietà all’ingerenza del suo Paese negli affari interni dell’Iran». Il portavoce ha precisato che diversi giornalisti sono stati arrestati «per aver agito illegalmente», tra questi il giornalista siriano Reza al-Basha, inviato di Dubai Tv.