Iran, ultime condanne a morte per dissidenti

Non è consigliato, in Iran, assumere posizioni troppo distanti dal regime degli ayatollah.Il prezzo che uno rischia di pagare è la condanna a morte.
Questo purtroppo è il vizietto di tutti i regimi autoritari, aggravato, nel caso iraniano, dal fatto che a comandare sono i preti, che la verità vera ce l’hanno rivelata e incorporata.
Lo hanno scoperto a proprie spese, con una secca condanna a morte, Mohammad Ali Haj-Aqayari e Hebibollah Golpari. Il primo era stato arrestato il 27 dicembre scorso durante una manifestazione antigovernativa ed è stato giudicato colpevole di “attentato alla sicurezza nazionale e di essere un nemico di Allah e delll’Islam”. Golpari, invece, era stato arrestato nella città di Mahabad nel Kurdistan per le sue attività antigovernative.

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