Iran, Usa e Ue “avvisano” il regime: “Basta violare diritti umani”

Ahmadinejad

Arriva la condanna ufficiale di Stati Uniti ed Unione Europea nei confronti del regime iraniano. Usa e Ue hanno redatto una dichiarazione congiunta, in cui condannano «le reiterate violazioni di diritti umani» in Iran.

Questa presa di posizione è motivata dal timore di «ulteriori violenze e repressioni» che potrebbero verificarsi l’11 febbraio. In quella data infatti sarà festeggiato l’anniversario della nascita della Repubblica Islamica.

L’8 febbraio la guida spirituale dell’Iran Alì Khamenei ha promesso che in quell’occasione il regime regolerà i conti con l’Occidente e con l’opposizione interna. La guida suprema ha detto letteralmente che il regime è pronto a «sferrare un cazzotto» ai propri oppositori, sia interni che esterni.

Non è chiaro cosa intenda Khamenei, ma è certo che il governo ha messo in cantiere una serie di solenni cerimonie per questo anniversario. Per evitare sorprese, il regime ha avviato anche un’operazione di rastrellamento della dissidenza, impegnata a preparare le contromanifestazioni di giovedì prossimo.

Il 7 febbraio erano stati arrestati sette oppositori, con l’accusa di aver complottato con gli americani per causare rivolte e ribellioni come quelle del 17 dicembre. Negli ultimi due giorni sono stati arrestati dieci giornalisti, che si aggiungono ai 45 già in carcere. Altri sette oppositori, per i quali Amnesty International ha lanciato un appello, rischiano condanne pesanti: due di loro potrebbero andare alla forca.

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Alberto Francavilla