“Nessun paese dovrebbe fare ricorso ad azioni unilaterali. Purtroppo, non è ciò che abbiamo osservato”, ha detto Zebari alla France Presse. L’esercito turco è penetrato nella notte di 10 chilometri nel territorio iracheno e ha ucciso quattro persone, dopo sanguinosi attacchi di guerriglieri curdi.
L’incursione, la seconda in cinque giorni, è avvenuta dopo che il premier turco Recep Tayyp Erdogan ha assicurato che avrebbe combattuto “fino alla fine” il Pkk, che lotta per l’autonomia delle regioni curde della Turchia sud-orientale. Secondo Zebari, un curdo, gli attacchi aerei turchi in corso da mesi sono “senza dubbio una violazione dell’indipendenza, della sovranità dell’Iraq e delle buone relazioni fra Paesi vicini”.