WASHINGTON, 28 AGO – Ora che a New York sembra che il pericolo alluvione sia ormai alle spalle, si infiamma la polemica politica sull'eccessivo allarmismo lanciato dalle autorità.
In particolare, è sott'accusa il Fema, l'agenzia federale della Protezione Civile che da Washington ha promosso le evacuazioni di massa. Già ieri Ron Paul, repubblicano, aveva bocciato il ruolo della Federal Emergency Management Agency, definendo questo ente ''lui stesso, il vero disastro''.
E oggi, durante l'ennesima conferenza stampa nel suo quartier generale, arriva la difesa da parte del capo della Fema, Craig Fugate: ''Abbiamo deciso le evacuazioni in tante parti del Paese perché avevamo di fronte il 25% delle possibilità di gravi alluvioni. Ora siamo contenti che, come previsto nel 75% delle probabilità, non sia successo nulla''.
Intanto la destra continua a battere su questo punto. Sempre Ron Paul ha ricordato sulla Fox come la Protezione Civile abbia ''speso la bellezza di 800 milioni di dollari'' per programmare da Washington i soccorsi alle popolazioni, quando ''questo lavoro poteva essere svolto tranquillamente dai singoli stati e i loro governatori''.