Torna l’incubo islam per Obama. La nonna kenyota: “Prego Allah perché diventi musulmano”

Il presidente americano Barack Obama

L’incubo islam torna a funestare Barack Obama. E stavolta non si tratta di un allarme terrorismo o estremismo. A rispolverare il tema ci pensa la nonna kenyota del presidente degli Stati Uniti, Sarah Hussein Obama, madre del padre di Barack, dal suo villaggio di Kogelo, poco lontano dal Lago Vittoria.

Incurante della fatica che il nipote ha dovuto fare per allontanare da sé lo spettro di una nascosta fede musulmana, spauracchio dell’America post 11 settembre, Sarah, terza moglie del nonno di Obama, dice di aver “tanto pregato perché il mio Barack si convertisse all’Islam”.

Il sondaggio secondo cui un americano su cinque è convinto che lui sia musulmano aveva fatto irruzione sulla scena politica americana proprio nei giorni delle polemiche sulla costruzione della moschea vicino a Ground Zero, difesa dallo stesso presidente. Obama era stato costretto ad andare in televisione a spiattellare la propria fede e le proprie abitudini religiose, chiarendo di essere, seppure cresciuto nell’islamica Indonesia con un padre musulmano, “cristiano convinto”.

La nonna, che, scrive Repubblica, quando Obama era bambino gli raccontava di quel nonno così impaziente di fuggire dal suo villaggio da avere “le formiche fin sopra il sedere”, riempiendolo d’orgoglio, è stata intervistata da Al Watan mentre faceva il suo secondo pellegrinaggio alla Mecca, insieme a quattro nipoti e al figlio Saeed Hussein Obama, uno dei tanti zii di Barack, a spese  del governo saudito che la ospita.

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Published by
Maria Elena Perrero