Israele, il “giorno della collera” dei coloni contro la demolizione degli insediamenti illegali

GERUSALEMME – Gruppetti di coloni israeliani, legati alle correnti più radicali della destra nazionalista e religiosa, hanno cominciato oggi in Israele una ‘giornata della collera’ per protestare contro la demolizione di avamposti ebraici illegali, alcuni giorni fa in Cisgiordania.

Una quindicina di giovani coloni, secondo la radio pubblica, hanno cercato di bloccare l’autostrada che collega Gerusalemme con la costa ma sono poi stati rapidamente dispersi dalla polizia. Inoltre all’ingresso di Gerusalemme manifestanti hanno dato fuoco a vecchi pneumatici.

Le manifestazioni non sono state approvate dal Consiglio degli insediamenti in Cisgiordania. La polizia ha posto in stato di allerta le unità antisommossa soprattutto in Cisgiordania e si prepara a impedire scontri tra coloni e arabi.

L’intento degli organizzatori delle manifestazioni di protesta è apparentemente quello di dissuadere le autorità dal ripetere operazioni di demolizione di avamposti illegali in Cisgiordania.

Lo scorso lunedì 28 febbraio la distruzione di strutture abusivamente erette a Havat Ghilad, un avamposto di insediamento in Cisgiordania, era degenerata in scontri tra poliziotti e soldati da una parte e coloni dall’altra. Durante gli scontri 13 coloni erano stati feriti da pallottole di gomma sparate dagli agenti in reazione a una sassaiola contro di loro.

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Maria Elena Perrero