BELGRADO – L’ex generale dell’esercito bosniaco Jovan Divjak è stato arrestato ieri sera all’aeroporto Schwechat di Vienna sulla base di un mandato di cattura della Serbia, che lo accusa di crimini di guerra commessi nel 1992 a Sarajevo.
Come hanno riferito i media serbi, Divjak è accusato di coinvolgimento in un attacco nel maggio 1992 contro una colonna dell’allora esercito jugoslavo (Jna) a Sarajevo che provocò decine di morti e feriti.
Con le stesse accuse, l’ex membro della presidenza bosniaca Ejup Ganic, sospettato anch’egli dalla giustizia serba di coinvolgimento nel medesimo attacco, era stato arrestato nel marzo 2010 all’aeroporto londinese di Heathrow, ma la giustizia britannica rifiutò una richiesta serba di estradizione, affermando che non vi erano prove di accuse sufficienti, e Ganic fece ritorno a Sarajevo nel luglio scorso.
L’ambasciatore di Bosnia a Vienna, Haris Hrle, ha confermato l’arresto dell’ex generale che, durante la guerra di Bosnia (1992-1995), era vicecomandante dello stato maggiore delle Forze armate bosniache.
Secondo la Tanjug, Divjak è stato arrestato nella tarda serata di ieri all’aeroporto di Vienna dove aveva fatto scalo in un volo fra Sarajevo e Bologna. Oggi dovrebbe comparire davanti a un giudice austriaco.
Subito dopo la notizia del suo arresto, circa 200 persone – rispondendo a una mobilitazione via Facebook – hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti all’ambasciata austriaca a Sarajevo. I dimostranti hanno chiesto l’immediato rilascio dell’ex generale, minacciando in caso contrario altre proteste.
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