Kirghizistan, Bakiev: “Non torno in Patria, temo per la mia vita”

Kurmanbek Bakiyev

Il deposto presidente kirghizo, Kurmanbek Bakiev ha affermato di temere per la propria vita, in caso decidesse di tornare nella capitale Bishkek. «Se decidessi di rientrare a Bishkek – ha detto in un’intervista alla Bbc, riportata dal sito online dell’emittente britannica, rischierei la vita. Potrei essere gettato in pasto alla folla e accusato di essere il mandante dei sanguinosi scontri di piazza».

Bakiev ha poi ribadito di non volersi dimettere e ha precisato di essere ancora il «presidente in carica», ma di essere pronto a negoziare con l’opposizione. Parlando da una località segreta nel sud del Kirghizistan, secondo la Bbc, ha poi affermato che il suo «ufficio nella capitale è stato preso di mira dai rivoltosi, diventando un vero e proprio bersaglio».

Il presidente deposto ha poi detto che l’opposizione sarebbe intenzionata a chiudere la base aerea Usa di Manas, creata nel 2001 per le operazioni contro il terrorismo in Afghanistan. «Credo che sarebbe un errore – ha concluso – è una base vitale non solo per l’America, ma anche per il nostro Paese e per l’Asia centrale». Ma oggi la premier ad interim Otunbayeva incontrando l’ambasciatore Usa a Bishkek, aveva rassicurato Washington, affermando che Manas resterà aperta.

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Emiliano Condò