Kuwait, sciolto il Parlamento. Emirato annuncia nuove elezioni

BEIRUT – L'emiro del Kuwait, Sheikh Sabah al Ahmad al Jaber al Sabah, ha sciolto oggi il Parlamento in vista di nuove elezioni al culmine di una crisi che ha visto l'opposizione prendere vigore nelle ultime settimane e alcune decine di attivisti invadere per protesta l'aula dell'assemblea.

''A causa del deterioramento della situazione, che minaccia i supremi interessi del Paese, si e' reso necessario rivolgersi al popolo perche' scelga i suoi rappresentanti e superi i presenti ostacoli'', si legge in un decreto emesso dal monarca e riportato dall'agenzia ufficiale Kuna.

E' questa la quarta volta dal 2006 che il Parlamento dell'emirato ricco di petrolio viene sciolto per i continui braccio di ferro tra i poteri esecutivo e legislativo. Il 28 novembre si era dimesso il governo guidato dal nipote dell'emiro, Nasser Al-Sabah, chiamato in Parlamento a rispondere di accuse di corruzione. Al suo posto l'emiro ha nominato il ministro della difesa, lo sceicco Jaber Mubarak al Sabah, membro della famiglia reale.

La data delle nuove elezioni non e' ancora stata resa nota, ma esse dovranno avvenire entro 60 giorni dallo scioglimento del Parlamento, secondo quanto detta la Costituzione.

Il 16 novembre scorso, nella piu' importante manifestazione di dissenso finora avvenuta in Kuwait, decine di dimostranti erano penetrati nel Parlamento scandendo slogan contro la corruzione, dopo che la maggioranza dell'assemblea aveva respinto una richiesta di poter interrogare l'allora premier.

Ad aggravare le preoccupazioni per la casa regnante kuwaitiana e' il fatto che il malcontento dell'opposizione prenda vigore in un momento delicato dei tesi rapporti con l'Iran, che le monarchie arabe del Golfo accusano di fomentare rivolte tra le popolazioni sciite dei loro Paesi, retti da dinastie sunnite e alleati degli Usa.

Secondo la stampa del Golfo Washington sta prendendo in considerazione la possibilita' di incrementare la sua presenza militare in Kuwait, dove ha gia' 29.000 soldati, trasferendovi truppe e attrezzature dall'Iraq, Paese dal quale e' previsto il ritiro totale delle forze americane entro la fine di dicembre.

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