TUNISI – La Tunisia chiude le porte all’islam in politica: il ministero dell’Interno tunisino ha respinto le richiesta di autorizzazione alla costituzione di un partito confessionale, così come aveva già fatto nei giorni scorsi per altre formazioni politiche che si rifanno esplicitamente all’islam e ai suoi dettami.
Questa volta, riferisce la Tap, è stato opposto il no ad attività politiche per il Partito dell’unità araba ed islamica. Stessa sorte hanno subito le richieste di riconoscimento proposte dal Partito per la libertà e la dignità, dal Parito della giustizia e dello sviluppo e dal Partito d’unicità e della riforma.
E’ stata invece autorizzata la costituzione di altri tre partiti (quello repubblicano, quello della Gioventù per la rivoluzione e la libertà e quelle della Dignita’ per la giustizia e lo sviluppo). Dalla dissoluzione del regime di Ben Ali il numero dei partiti ufficialmente riconosciuti è salito a 37.