Libia, L’Europa riconosce gli insorti

BRUXELLES – L’Europa avverte Gheddafi: “Deve andare via”. Lo dice il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso. L’avvertimento, sotto forma di decisione ufficiale, viene dal Consiglio dei capi di Stato e di governo della Ue dedicato alla crisi libica. Le parole dell’Europa a Gheddafi sono accompagnate da un’ulteriore intimazione: se Gheddafi continuerà a sparare contro le popolazioni ne pagherà le conseguenze.

Vertice dell’Unione europea  andato ancora più in la fino al riconoscimento degli insorti, come ha detto il presidente permanente della Ue, Van Rompuy. Ma qui si è fermata l’ansia e la voglia dell’Europa di fare qualcosa. La no fly zone è per ora impossibile senza mandato Onu e senza appoggio della Lega Araba e  dell’Unione africana, condizioni politiche che non ci sono e che darebbero vita a una no fly zone vulnerabile perché nell’impossibilità di difendersi dalla contraerea di Gheddafi con le armi.

Nessuna decisione operativa neanche sulla più facile scelta del blocco navale, il blocco navale lo vuole soprattutto l’italia che conta così di impedire il passaggio di battelli di profughi in direzione delle sue coste. E’ questa la maggiore, se non l’unica preoccupazione del governo di Roma. Morbido anche verso il colonnello, che secondo Berlusconi non potrà essere esiliato.  Resta la carta, debole, degli aiuti umanitari e resta la carta, non si sa fino a quanto coperta, di “consigli” e “sostegni” alla resistenza in armi degli insorti sottoposti alla controffensiva sul campo di Gheddafi.

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