GINEVRA – ”Per ratificare un trattato (come quello con la Libia ndr) occorre il Parlamento, per abolirlo occorre il Parlamento, ma per sospenderlo automaticamente il Parlamento verrà informato. Cosa che, ovviamente farò con un atto formale che non posso fare ora perche’ sono qui”. Così il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha risposto a Ginevra a una domanda sulla sospensione del trattato italo-libico.
”C’è una convenzione internazionale che da molti molti anni disciplina il caso in cui un trattato è impossibile da applicare, per circostanze anche temporanee”, ha spiegato Frattini riferendosi alla Convenzione di Vienna. ”Quando non vi è più uno Stato, non vi è più un interlocutore che noi riteniamo non ci sia viste le sanzioni appena decise, il trattato è sospeso secondo la Convenzione di Vienna”.
Italia unico Paese con contatti col nuovo Consiglio. ”Solo l’Italia ha contatti” con il nuovo Consiglio nazionale libico ”che mi permetterete di non raccontare nel dettaglio, per non pregiudicare le persone che hanno messo a rischio la loro stessa vita”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, alla stampa italiana oggi a Ginevra.
Possibile moratoria dei pagamenti di petrolio e gas. ”Non escludo iniziative come una moratoria dei pagamenti del petrolio e del gas” per incrementare ”pienamente” anche l’aspetto economico delle sanzioni decise dall’Onu nei confronti del regime libico. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al termine dell’incontro con i colleghi di Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania. ”L’Italia ha gia’ deciso di bloccare unilateralmente le forniture di gas e petrolio dalla Libia”, ha aggiunto Frattini.