Libia, Frattini: "Serve un ambasciatore comune dell'Ue"

ROMA, 31 AGO – L'Unione europea deve nominare un ambasciatore comune in Libia che possa coordinare gli sforzi dei paesi europei per sostenere la costruzione delle nuove istituzioni democratiche. Lo ha scritto il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini in un intervento sul quotidiano americano Wall Street Journal che sarà pubblicato domani e del quale oggi sono state fornite anticipazioni.

Secondo Frattini "l'Ue dovrebbe anche fare un grosso sforzo nel sostenere il processo di costruzione delle istituzioni in Libia e nominare un ambasciatore/capo delegazione che possa effettivamente coordinare gli sforzi europei sul campo".

Per il ministro "una transizione di successo verso la democrazia richiederà sia assistenza internazionale di lungo termine nel costruire istituzioni funzionanti, sia un enorme sforzo nell'addestramento di forze di sicurezza, quadri della pubblica amministrazione e manager d'affari".

"La comunità internazionale – ha aggiunto Frattini – deve evitare di adottare un atteggiamento paternalistico verso la Libia. Il futuro politico del paese può e deve essere deciso solo dal popolo libico. Questo è vero anche quando si arriva al punto cruciale della sicurezza. I termini di una limitata presenza internazionale nell'immediato post-Gheddafi devono essere considerati insieme e con la piena partecipazione del Consiglio nazionale di transizione (Cnt, il governo dei ribelli, n.d.r.)".

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Maria Elena Perrero