IL CAIRO – La rete tv araba Al Jazeera ha affermato nella serata di lunedì 7 marzo che il leader libico Muammar Gheddafi ha offerto agli insorti di convocare una sessione del Congresso del Popolo libico per preparare la via a un suo ritiro. Il tutto purché al Rais vengano concesse “adeguate garanzie”.
La tv satellitare, che riferisce la notizia anche sul suo sito internet, cita solo ”fonti” non precisate, senza fornire altri dettagli. In una ‘striscia’ preceduta dalla dicitura ”urgente”, Al Jazira afferma che il colonnello ha offerto una riunione del Congresso generale del Popolo (equivalente al Parlamento) ”al Consiglio (nazionale) ad interim” costituitosi a Bengasi.
Sempre secondo Al Jazira gli insorti libici avrebbero respinto l’offerta di Gheddafi. L’emittente ha affermato che fonti del Consiglio nazionale ad interim, costituito a Bengasi, hanno detto al suo corrispondente nel capoluogo della Cirenaica che l’offerta è stata respinta perché avrebbe portato a una ”onorevole” uscita di scena per Gheddafi e sarebbe stata insultante per le sue vittime. Della proposta del leader libico agli insorti avevano parlato oggi il giornale saudita, edito a Londra, Asharq al Awsat, e la stessa Al Jazira.
La notizia di una eventuale disponibilità di Gheddafi a lasciare, ma con condizioni, era già stata data in giornata dal quotidiano saudita Asharq al Awsat – edito a Londra – e nelle ultime ore si sono susseguiti su twitter commenti e notizie a riguardo.
Solo qualche ora prima uno dei figli di Gheddafi, Saadi, aveva detto alla televisione araba al Arabiya che la Libia sarebbe precipitata nella guerra civile se suo padre avesse deciso di lasciare la guida del Paese.
Saadi, noto in Italia anche per le sue comparsate come calciatore in serie A, ha detto anche che la Libia diventerà una nuova Somalia e che le tribù cominceranno a combattere le une contro le altre.