Libia. Gheddafi: “Nessun problema con Stati Uniti”

Non ci sono problemi fra Libia e Stati Uniti, nessuna questione bilaterale. Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi, in un discorso rivolto a una vasta platea di libici, riuniti sabato all’aeroporto di Maitiga, a Tripoli, in occasione delle celebrazioni per il quarantesimo anniversario dell’evacuazione delle forze militari americane di stanza nel Paese Nordafricano.

Fra Libia e Stati Uniti, ha continuato il colonnello, c’é attualmente un eccellente rapporto da pari a pari. Nel ripercorrere alcune fasi storiche Gheddafi ha anche sottolineato che il popolo libico ha sconfitto gli Stati Uniti e che, pertanto, “non è più necessario continuare con i conflitti”.

La pace, ha poi affermato il leader libico, “non si ottiene con le flotte nei mari e il mondo deve concordare su questo punto”. La Libia, ha concluso Gheddafi, “cercherà di convincere il mondo a fare ciò che serve per realizzare la pace”.

Intanto sono arrivati a Tripoli in nottata i ministri degli Esteri svizzero, Micheline Calmy-Rey, e spagnolo, Miguel Angel Moratinos, nel quadro della crisi diplomatica fra Libia e Svizzera. L’arrivo dei due ministri avviene due giorni dopo la liberazione a Tripoli dell’uomo d’affari svizzero, Max Goeldi, che lo scorso 22 febbraio si è consegnato alle autorità libiche per scontare una pena di quattro mesi di reclusione per violazione della legge sull’immigrazione.

Domenica è atteso a Tripoli, nel pomeriggio, anche Silvio Berlusconi, nel quadro delle continue consultazioni fra Libia e Italia, fanno sapere fonti di governo. L’arrivo di Berlusconi avviene solo pochi giorni dopo il sequestro da parte delle autorità libiche di tre motopesca italiane nel Golfo della Sirte, ora ferme a Bengasi e dieci giorni dopo la chiusura dell’Ufficio Unhcr di Tripoli.

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