GAZA – Anche Hamas, la fazione islamico-radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza, si unisce oggi al coro di giubilo per l'ingresso degli insorti libici a Tripoli e i segnali di collasso del regime di Muammar Gheddafi.
''Si tratta di una grande vittoria del popolo libico'', ha commentato Sami Abu Zuhri, portavoce del governo di fatto di Gaza, aggiungendo che Hamas si congratula con ''i fratelli libici'' insorti e confida in una ''svolta'' in Libia. ''Noi auspichiamo che questi eventi rappresentino un punto di svolta nella storia per quel Paese verso la liberta' e la prosperita''', ha concluso Zuhri.
Malgrado la sua tradizionale retorica anti-sionista, il colonnello Gheddafi non e' piu' visto da tempo come alleato dalle fazioni radicali palestinesi. Mentre, negli ultimi anni, il suo governo era parso seguire una politica di 'appeasement' di fatto con Israele, al di la' delle espressioni declamatorie. Hamas, del resto, aveva gia' accolto con entusiasmo – dopo iniziali cautele – la caduta di Hosni Mubarak nel vicino Egitto e in generale i moti della cosiddetta 'primavera araba'.
Mantiene invece un imbarazzato silenzio sulla rivolta di piazza in Siria contro il regime di Bashar Assad: regime autoritario laico a cui si oppongono manifestanti in maggioranza sunniti (inclusi settori di profughi palestinesi e di fazioni islamico-militanti), ma che tuttavia da' asilo alla nomenklatura politica di Hamas e foraggia da anni – nel quadro di un'alleanza ideologicamente spuria con gli ayatollah sciiti iraniani – il movimento integralista sunnita di Gaza.