NEW YORK – ”Il governo libico verrà giudicato responsabile della azioni intraprese” contro i manifestanti anche davanti alla giustizia internazionale. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Hillay Clinton, ribadendo l’inaccettabilità delle violenze del regime di Gheddafi e la volontà degli Usa di lavorare di concerto con le istituzioni internazionali.
Incontrando brevemente la stampa al Dipartimento di Stato, a Washington, la Clinton ha ripetuto alcune delle frasi pronunciate nei giorni scorsi, riaffermando ”la forte condanna della violenza contro i manifestanti, che deve cessare immediatamente”, ed esprimendo ‘profondo rammarico per le perdite di vita”.
Il segretario di Stato ha insistito sulla necessità che la comunità internazionale parli ”con una sola voce” e ha sottolineato l’approvazione, ieri, ”di una forte dichiarazione (di condanna delle violenze) da parte delle Nazioni Unite”.
La Clinton ha quindi esortato tutti cittadini americani ”a lasciare immediatamente la Libia” sottolineando che dal punto di vista degli Usa “tutte le opzioni sono sul tavolo” per fronteggiare la situazione in Libia. ”Stiamo esaminando ogni possibile opzione – ha detto la Clinton – la comunità internazionale deve agire unita nella sua risposta alla violenza in Libia”.