BRUXELLES – E’ operativo da oggi, 3 marzo il blocco dei beni dei sei principali componenti della famiglia Gheddafi e di 20 stretti collaboratori del regime libico.
Il regolamento Ue che dispone il congelamento di tutti i fondi e le risorse economiche di queste 26 persone è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue ed è entrato immediatamente in vigore.
Il blocco, si legge nel regolamento, riguarda tutti i beni ”appartenenti, posseduti, detenuti o controllati” dalle persone indicate negli elenchi pubblicati oggi.
Oltre al leader Muhammar Gheddafi, la lista compilata dall’Ue prevede che le sanzioni – oltre al congelamento dei beni anche il divieto di concessione di visti – siano applicate a otto figli del colonnello, alla moglie, al cognato e a due cugini.
Tra i membri dell’entourage del regime colpiti dalle sanzioni per il ruolo svolto nella repressione violenta delle manifestazioni figurano poi, tra gli altri, il comandante delle forze armate, il colonnello Mas’ud, il capo dell’antiterrorismo Abdussalam Mohammed, il capo dei movimento dei Comitati rivoluzionari, Ashkal Omar, il capo della sicurezza personale del rais Dibri Abdulqader Yusef, il ministro dela Difesa, il generale Jabir Abu Bakr e il direttore dei servizi segreti militari, il colonnello Al-Senussi Abdullah.
Il provvedimento europeo dispone anche l’embargo totale sulla vendita di armi e il divieto di fornire attrezzature utilizzabili per la repressione interna come veicoli dotati di cannoni ad acqua, giubotti antiproiettile, visori notturni, coltelli con lama superiore ai 10 centimetri e filo spinato tagliente.