TEL AVIV – In Libia ''chi davvero comanda adesso sul terreno, chi davvero impugna le armi e ha le munizioni, sono gli uomini di al-Qaida'': questo l'avvertimento raccolto oggi dalla radio militare israeliana da Ahmed Shabani (43) un oppositore di Muammar Gheddafi residente a Londra e fondatore del 'Partito democratico libico'.
A quanto risulta a Shabani, ''Bengasi e' diretta da Abu Obeid al-Jarrah e Tripoli da Abdel Hakim Belhaj, entrambi comandanti nelle forze di al-Qaida''. ''Due giorni fa – ha proseguito – Belhaj ha tenuto una conferenza stampa a Tripoli senza mai menzionare il governo di transizione, che peraltro egli non riconosce''. Shabani ha aggiunto che un dirigente di al-Qaida ucciso dagli Stati Uniti in Pakistan, Atya Abdel Rahman, ''si chiamava in realta' Jamal Ibrahim Shetaye, ed era libico, con legami di sangue con un importante esponente di al-Qaida in Libia''.
Shabani si e' astenuto dal rivelare la identita' di quest'ultimo. Nei giorni scorsi, in un colloquio con Haaretz, Shabani aveva chiesto il sostegno diplomatico di Israele ad un futuro regime democratico della Libia. Oggi ha aggiunto che per stabilizzare la situazione occorrera' un intervento immediato delle Nazioni Unite.