MOSCA – E’ in crisi da anni la Bielorussia e ha deciso di riavvicinarsi a Mosca, dopo che anche il Fondo Monetario Internazionale ha abbandonato il paese alle sue sorti. La situazione è quella di un debito pubblico che viaggia ormai oltre gli 8 miliardi di dollari e le riserve di valuta sono sotto i 3 miliardi di dollari.
Aleksandr Lukashenko dunque ha chiesto un prestito speciale di 3 miliardi di dollari. La Russia ha deciso di dare solo 1,2 miliardi, ma ha fatto un accordo sulle privatizzazioni per un totale di 2,5 miliardi di dollari l’anno.
“Le aziende russe sono quelle maggiormente interessate ad acquistare, con un occhio particolare per quello che è considerato il boccone più prelibato, il controllo della rete di gasdotti che fanno transitare il metano russo diretto all’Europa occidentale”, scrive Fabrizio Dragosei sul Corriere della Sera.