MALE – La situazione alle Maldive peggiora. Dopo il colpo di Stato incruento che il 7 febbraio ha portato alla destituzione del presidente Mohamed Nasheed, l’8 febbraio la violenza si è estesa dalla capitale Malé agli atolli di Addu e Thinadhoo, dove alcuni sostenitori dell’ex presidente hanno attaccato alcuni commissariati di polizia.
A Thinadhoo un edificio governativo è stato dato alle fiamme. Abdulla Sodig, sindaco di Addu, ha riferito di una stazione di polizia presa d’assalto e di altre due circondate.
Nella capitale Malé l’ex presidente è stato picchiato dalla polizia. Sempre a Malé ci sono stati scontri tra polizia e sostenitori di Nasheed. Secondo la cugina dell’ex presidente, Iva Abdullah, i sostenitori dell’ex capo di Stato erano “migliaia” , e sono stati caricati dalla polizia e dai militari in assetto antisommossa e muniti di spray urticanti.
La Farnesina, che sta monitorando la situazione, invita gli italiani che si trovano nell’arcipelago “alla massima cautela”, e sconsiglia “spostamenti” e visite nella capitale Malé. All’Unità di crisi della Farnesina tuttavia non è pervenuta nessuna segnalazione di italiani coinvolti nei disordini in corso sugli atolli di Addu e Thinadhoo. Ma si spiega ai turisti italiani nel sito ufficiale “Viaggiare sicuri” che chi avesse gravi problemi di salute non potrebbe essere portato in ospedale a Malé ma sarebbe costretto ad andare a Colombo in Sri Lanka o in India e che quindi è necessario munirsi di un’assicurazione.