Maldive. Il presidente Nasheed si è dimesso: è stato un colpo di Stato?

MALE –  Il presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed si e’ dimesso. Lo ha appreso oggi l’ANSA da una fonte della presidenza a Male’. La notizia di eventuali dimissioni circolava già dalla prima mattina del 7 febbraio, ma il portavoce del governo non aveva ne’ confermare ne’ smentire la notizia, precisando solo che ”fra poco il presidente rivolgera’ un discorso alla nazione”. L’esercito delle Maldive ha smentito che nel Paese sia stato compiuto un colpo di stato, ma ha ammesso di aver “consigliato” al presidente, Mohamed Nasheed, di dimettersi. “Non e’ un colpo di stato, nel modo piu’ assoluto”, ha detto il portavoce dei militari, Abdul Raheem Abdul Latif, al telefono dalla capitale Male’. Ma il dubbio che si sia trattato di un colpo di Stato non può essere del tutto escluso, date le circostanze di pressione sulle dimissioni di Nasheed

La fonte ha precisato all’ANSA che le dimissioni di Nasheed sono state annunciate in una conferenza stampa alle 12,52 (le 9,05 italiane).  Le responsabilita’ istituzionali del capo di Stato dimissionario saranno ora trasferite al suo vice, Mohammed Waheed Hassan. A quanto pare, il passo indietro di Nasheed non e’ dovuto materialmente ad un colpo di stato, ma a pressioni nei suoi confronti provenienti da varie parti, comprese le forze armate, al fine di placare il disagio della polizia e di ampi settori della popolazione.

Il presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, ha giustificato le sue dimissioni di fronte alle pressioni di settori dell’opposizione e delle forze armate assicurando che ”se fossi rimasto al potere sarebbe stato peggio”.  In una conferenza stampa tramsessa dalle tv, Nasheed ha detto fra l’altro: ”Non voglio causare danno ai maldiviani. Sento che la mia permanenza al potere accrescerebbe solo i problemi e ferirebbe la popolazione”.

Per queste ragioni, ha concluso, ”la migliore opzione secondo me e’ rassegnare le dimissioni”.    Nato 44 anni fa, l’ormai ex capo dello Stato ha fondato il Partito democratico delle Maldive con cui ha vinto nel 2008 le prime elezioni democratiche dell’arcipelago, sconfiggendo al ballottaggio l’allora presidente uscente Maumoon Abdul Gayoom, al potere da 30 anni.

La procedura seguita per le dimissioni del presidente maldiviano, Mohamed Nasheed, e’ stata quella prevista dalla Costituzione del Paese: lo si apprende oggi a Male’ da un comunicato della presidenza della repubblica. Il capo dello Stato, si precisa, ”ha annunciato le sue dimissioni in una dichiarazione pubblica” e lo ha fatto ”dopo aver firmato una lettera di dimissioni indirizzata al portavoce del Parlamento nazionale, come previsto dalla Costituzione”.

Nel comunicato si riassumono quindi le parole con cui Nasheed ha giustificato il suo gesto: ”Credo che se continuassi come presidente delle Maldive, il popolo del Paese soffrirebbe ulteriormente. Per questo ho rassegnato le mie dimissioni”.   ”Auspico – ha fra l’altro detto – che le Maldive possano avere una democrazia consolidata. Auspico che si introduca nel paese la giustizia”.

Dopo le dimissioni di Nasheed, i poteri presidenziali passeranno entro breve al suo vice, Mohammed Waheed Hassan. Il vicepresidente delle Maldive Mohamed Waheed ha giurato oggi a Male’ come 5/0 presidente del paese dopo le dimissioni di Mohammed Nasheed. Il giuramento di Waheed e’ avvenuto nel Majlis (Parlamento) nelle mani del presidente della Corte suprema, Ahmed Faiz Hussain.  Noto come ”dottor Waheed” per le lauree avute all’estero, e’ personalita’ nota anche a livello internazionale, essendo stato un alto funzionario dell’Unicef.  Considerato un moderato, e’ a capo di un partito, chiamato Gaumee Itthihaad (Partito dell’unita’ nazionale) fondato nel 2008 quando sali’ al potere insieme all’ex presidente Nasheed.

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