L’amministrazione Obama ha ”quasi terminato” la battaglia avviata da oltre tre mesi a questa parte contro la fuga di petrolio nel Golfo del Messico. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a margine della cerimonia svoltasi alla Casa Bianca in onore dei Saints di New Orleans, la squadra che ha portato proprio in Louisiana l’ultimo Superbowl di football americano.
”La settimana scorsa abbiamo ricevuto la notizia che tutti aspettavamo: che il processo intrapreso per mettere un tappo di cemento sembra essere riuscito” ha detto Obama. ”Ora la tappa finale sarà più avanti in agosto, quando saranno terminati i pozzi di derivazione. Ciò che conta è che la battaglia volta a impedire al petrolio di fuoriuscire è quasi terminata”.
Nel salutare la squadra di New Orleans, Obama ha ribadito l’impegno della sua amministrazione a ”stare vicino alla gente” colpita dalle conseguenze della marea nera. ”Ho promesso agli abitanti del Golfo che rimarrò al loro fianco non solo fino a quando il pozzo sarà cementato, ma fino a quando i guasti causati dalla marea nera saranno riparati. E’ un impegno che il mio governo intende rispettare”.
Nel fine settimana il presidente americano andrà in vacanza con tutta la famiglia in Florida, proprio per cercare di rilanciare l’immagine dell’industria turistica della zona.
Intanto oggi la Bp ha annunciato di aver versato i primi tre dei 20 miliardi di dollari previsti dall’accordo stipulato con la Casa Bianca per il risarcimento dei danni provocati dalla marea nera nel Golfo del Messico. “L’obiettivo di questo conto bloccato è di mostrare alle persone colpite dalla marea nera che teniamo fede ai nostri impegni”, ha dichiarato il nuovo amministratore delegato ‘in pectore’ di Bp, Bob Dudley, in un comunicato diffuso dal gruppo petrolifero. ”La creazione di questi fondi e il deposito, in anticipo rispetto a quanto previsto, di un primo versamento sottolinea ancora una volta la nostra determinazione e porre rimedio ai guasti provocati”.