MO, morte Rabin: la radio dei coloni rilancia le “teorie alternative”

Quindici anni dopo l’attentato politico che ha impresso una drammatica svolta alla politica di Israele, la radio dei coloni Canale 7 cerca adesso di raccogliere tutte le “teorie alternative” sulle circostanze dell’uccisione del premier laburista Yitzhak Rabin, il 4 novembre 1995.

Esprimendo un implicito scetticismo sulla versione ufficiale – confermata poi dal tribunale di Tel Aviv – secondo cui il primo ministro fu ucciso dall’estremista ebreo Yigal Amir (che sconta l’ergastolo), l’emittente ha chiesto oggi ai suoi ascoltatori di inoltrare tutte le loro perplessità sulla vicenda. Fra le righe, si percepisce che l’emittente ritiene possibile che l’eliminazione di Rabin sia stata la conseguenza di un’operazione piu’ ramificata.

La radio ha anticipato agli ascoltatori che nel 15/o anniversario dell’attentato pubblichera’ una raccolta dei documenti più interessanti che le verranno inoltrati. All’epoca dell’attentato la famiglia di Rabin accusò rabbini oltranzisti legati al movimento dei coloni di aver creato nei confronti del primo ministro un’atmosfera di odio che avrebbe incoraggiato l’assassino a compiere l’attentato. Con l’iniziativa attuale i coloni cercano dunque di scrollarsi di dosso ogni responsabilità, anche indiretta, nel delitto.

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Alessandro Avico