La stagione 2010 sta dimostrando di non andare d’accordo con il meteo anche in Portogallo. Dopo lo spostamento del Gp del Giappone in ottobre dalla data originale in aprile per l’eruzione del vulcano islandese, dopo il caldo torrido che ha messo a dura prova i piloti in Malaysia, e il freddo dell’inverno australiano, ecco arrivare l’ennesima piaga sul popolo in costante spostamento della Motogp.
La pioggia del Portogallo ha di fatto cancellato le aspettative di tutti i piloti nelle tre classi, consegnando delle griglie di partenza decise sulla base della media dei tre turni di prova effettuati in due giorni.
Il migliore della Motogp è stato dunque lo spagnolo Jorge Lorenzo, già campione del mondo della classe regina ormai ha vinto a mani basse anche la BMW in palio per il pilota con più pole position nella stagione.
Per il maiorchino una soddisfazione in più, a coronare una stagione perfetta. Tutta la giornata di oggi era facilmente interpretabile.
La pioggia non ha mai accennato a smettere di cadere, variando solo l’intensità, da molta a troppa. I piloti della 125, i primi che erano in lista per entrare in pista, non hanno nemmeno accennato a salire in moto.
L’unico mezzo che poteva percorrere la pista era la safety car, che non poteva fare altro di constatare l’impraticabilità del circuito.
Se la situazione non era adatta alla ottavo di litro, a maggior ragione per le Motogp e le Moto2. Proprio la classe di mezzo, nelle libere di questa mattina ha contato più di 25 cadute tra i 40 piloti della categoria.
Insomma, non si stava in piedi. “La decisione presa dalla Direzione di Gara – ha detto Valentino Rossi – era l’unica che si potesse prendere. Entrare in pista in quelle condizioni non era possibile”.
Per Valentino si è trattato di una disdetta, anche perchè il morale del Dottore in questi giorni è molto alto. A galvanizzare Rossi certamente c’è la nuova avventura che inizierà nei test di Valencia, in sella alla Ducati. Ma c’è anche la voglia di far vedere agli avversari – e soprattutto a uno, Lorenzo – di essere ancora il più bravo in sella alla Yamaha.
“Mi dispiace molto comunque – ha detto Vale – che le condizioni meteo siano state così avverse. Il set up della mia moto è quasi a posto, mi mancano solo un paio di regolazioni e non avrei avuto problemi per dare battaglia a Lorenzo. Ora dovremo provare tutto nel warm up di domani che spero sarà più lungo per recuperare almeno qualcosa del tempo perso oggi”.
La determinazione di Rossi è netta quando gli si chiede se è pronto a spendersi per una bella prestazione anche in condizioni sfavorevoli. “Sono pronto a tutto – risponde convinto il nove volte campione del mondo – ho un buon passo, guido bene e posso essere competitivo. Questa volta abbiamo lavorato bene siamo partiti da un buon setting, anche solo con due turni alle spalle siamo pronti.
Differente la situazione in caso di asciutto. Li bisognerà vedere se il lavoro fatto per il bagnato possa andare bene anche per quella condizione spesso funziona così ma non sempre. Spero di non dover improvvisare perchè in quello non è che siamo troppo bravi, almeno qualche giro abbiamo bisogno”.
Il metodo di usare le tre libere come riferimento, secondo Rossi è positivo in questi casi. “Il fatto di fare una media tra i tre turni di libere – afferma Vale – consegna una griglia veritiera. Non c’è tanta confusione. Ma quello che spero è che ci sia più tempo per il warm up e che sia asciutto”.